venerdì 23 maggio 2014

ELSE edizioni

Molti di voi sicuramente già conoscono ELSE: 
ELSE è un laboratorio artigianale di editoria serigrafica nato nel 
2010 dall’incontro tra persone provenienti da diversi paesi.
Oltre a lavorare su commissione, ELSE produce albi illustrati 
serigrafati in tiratura limitata. Tra le tante attività sul territorio  
Else organizza laboratori di serigrafia con le scuole e corsi di 
vario genere per adulti.

Era ormai da qualche mese che ci scambiavamo e-mail 
senza riuscire mai ad incontrarli. Finalmente qualche settimane 
fa ci siamo coordinati e per mia fortuna l’incontro è stato 
timolante e soprattutto istruttivo (ed è proprio per queste 
ragioni che ho deciso di scrivere il post che state leggendo).
Infatti pochi minuti dopo il mio arrivo nel laboratorio in Via Tor Pignattara 
avevo indosso grembiule e guanti ritrovandomi di punto in bianco 
all’opera, immerso in un mondo che mi aveva sempre attratto 
ma che per vari motivi conoscevo solo teoricamente.

In quei giorni Else doveva stampare un illustrazione 
tratta dal libro di Icinori (Issun Boshi) che sarebbe diventata 
uno dei premi della riffa del 9 maggio organizzata per 
festeggiare i 150 titoli pubblicati dall’editore Orecchio Acerbo.

Non conoscendo gli step che trasformano delle pellicole 
(in questo caso quattro) in una stampa serigrafica completa, ho cercato 
di  memorizzare e fotografare ogni momento. In poche parole mi 
sono intromesso alla grande; facendo domande, ipotizzando 
soluzioni, chiedendo ogni tipo di informazione che ritenevo di importanza 
vitale...Insomma ho rotto le scatole alla grande!

condivido quest’esperienza con voi perché mi ha stimolato 
tantissimo e spero susciti anche in voi curiosità, interesse e voglia 
di sperimentare.

La preparazione dei colori è stata molto complessa. 
Seguendo per filo e per segno le formule per la creazioni dei nostri
pantoni non riuscivamo ad ottenere i cromatismi desiderati.  
Questo perché nel nostro caso i colori dovevano essere 
trasparenti mentre nelle indicazioni questa variabile non è indicata. 
Insomma, seguire le formule è sicuramente un buon punto di partenza 
ma per arrivare al colore desiderato ci vuole molta esperienza.


Questa è la pellicola del primo colore 
(le pellicole sono nere e trasparenti.
Il nero diventerà il nostro colore, 
il trasparente è la nostra mascheratura).

Ogni pellicola avrà il suo telaio. 
In questo momento 
marco sta stendendo la gelatina 
fotosensibile sul telaio. 
Questa gelatina ci permetterà 
d'imprimere sul telaio il 
disegno che avete precedentemente osservato
 sulla pellicola. 

Prima uno strato sul davanti (si lascia asciuga),  
poi ancora due davanti e due dietro

Il posizionamento della pellicola sul telaio è importantissimo 
perché in una stampa composta da più colori le immagini 
sovrapposte dovranno stare a registro.
In questo momento la gelatina è asciutta e la pellicola è 
stata posizionata nel punto esatto.
Siamo pronti per la doccia di luce.

Questo macchinario è 
un bromografo, nella parte 
alta si posiziona il telaio 
con la pellicola da imprimere.
Diciamo che il piano dove si posiziona il telaio 
è simile a un piano luminoso: si chiude, si decide 
quanto tempo le luci UV 
debbano rimanere accese e si avvia 
il conto alla rovescia.
Il bagno di luce imprimerà così 
tutte le parti nere della nostra pellicola.

Sviluppo in vasca. il telaio viene posizionato 
in una vasca e lavato con una
 lancia a pressione, è il momento della verità. 
Se il telaio era stato rigenerato bene, se gli 
strati di gelatina sono stati ben stesi, se i tempi d'incisione
 erano giusti, l'immagine apparirà sul telaio in 
ogni minimo dettaglio. Non vi preoccupate è venuta benissimo!


Dopo il lavaggio l'asciugatura.
Nella parte inferiore il bromografo ha
 dei cassetti molto ampi dove si posiziona il telaio  
e dove un getto d'aria calda velocizza l'asciugatura.

pausa pranzo nel cortile del laboratorio,
 grazie soprattutto a un
vicinato generoso e discreto

Prima di stampare si protegge il telaio 
applicando dello scotch ai bordi
Si stampa. Il telaio viene posizionato e fissato 
su di un macchinario dove grazie all'ausilio di alcuni 
morsetti rimarrà fermo e a registro durante la stampa.
il colore arancione che vedete a sinistra del telaio è la 
vernice del primo colore che a breve filtrerà 
attraverso la trama del telaio 
per regalarci grande soddisfazione. 

Ecco il primo colore stampato.  
Il primo foglio va ad asciugare e con lui tutti gli altri.
Questo procedimento dovrà essere applicato 
ad ogni telaio, cioè per ogni colore. Infatti dopo
che il primo colore sarà asciutto e il secondo telaio 
posizionato il gioco si ripeterà. Via con il giallo!

Ecco le stampe con il primo e il secondo 
colore che attendono il terzo colore.
Di tanto in tanto il colore finisce e bisogna 
rimboccarlo. Questo è il terzo colore. Un azzurro decisamente 
luminoso e allo stesso tempo sufficientemente trasparente 
da regalarci un colore in più.(sovrapposizione che si crea 
con l'arancio sottostante).
Eccomi in fila mentre aspetto il mio turno. 
Che bello! ho provato a stampare solo qualche copia ma 
posso asciugavi che è bellissimo! Ci vuole una certa esperienza
per non sbagliare e i tempi erano decisamente molto stretti.

Questo è il foglio appena 
posizionato.
In alto c'è il telaio che a breve verrà 
abbassato..
Dopo due giorni di lavoro stiamo finalmente 
stampando l'ultimo colore.
Il nero.
Fine, fine, fine, fine!





5 commenti:

massimiliano di lauro ha detto...

grande!
grazie simò
era da un po' che, per un lavoro, cercavo qualcosa che mi spiegasse per bene la questione delle "trasparenze" in serigrafia.
mi caschi a faguiolo

lievito ha detto...

splendido.
ti invidio, eh.
:)

Unknown ha detto...

Grazie ragazzi,
la speranza era proprio quella di regalarvi qualche informazione più dettagliata.
Grazie per i commenti,
Simone

cooksappe ha detto...

gran cosa!

felicita ha detto...

meraviglioso!